ipotensione: misuratore di pressione
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Ipotensione: sintomi, cause, valori di riferimento e rimedi

Ipotensione: sintomi, cause, valori di riferimento e rimedi.

La pressione bassa è un disturbo che colpisce molte persone. Non deve allarmare ma non va sottovalutata. In commercio oggi ci sono diversi strumenti validi per poter misurare la pressione, ma è anche possibile rivolgersi al proprio medico o in farmacia se si hanno dei dubbi o si accusano sintomi che possono essere ricondotti a pressione bassa.

Ma quali sono questi sintomi? Quando il nostro malessere può far pensare ad una condizione di pressione bassa? Vediamo insieme i principali sintomi della pressione bassa.

Sintomi della pressione bassa

I sintomi della pressione bassa possono presentarsi improvvisamente nelle condizioni acute o avere un’evoluzione progressiva. I più comuni sono:

  • sensazione di capogiro, stordimento, vertigini, svenimento,
  • visione offuscata,
  • nausea,
  • debolezza e senso di affaticamento,
  • cute calda e secca negli shock da vasodilatazione periferica,
  • eventuali sintomi secondari relativi a un’eventuale patologia sottostante (dolore al petto in caso di patologie cardiache, aritmie cardiache, febbre nello shock settico, sintomi neurologici concomitanti),
  • agitazione e irrequietezza (in questo caso dovuta alla ridotta perfusione cerebrale),
  • pelle d’oca,
  • respirazione rapida e superficiale,
  • sudorazione fredda,
  • difficoltà di concentrazione,

Quando ci troviamo in uno stato di ipotensione il nostro corpo cerca di reagire allo stato di crisi e mette in atto tutta una serie di  meccanismi compensatori volti a salvaguardare gli organi critici come cuore, cervello e reni. Tali meccanismi servono a normalizzare la situazione pressoria e garantire la salvaguardia degli organi, ma possono portare a:

  • tachicardia,
  • tachipnea (aumento della frequenza respiratoria),
  • contrazione della diuresi.

In presenza di questi sintomi, non necessariamente tutti, è meglio controllare la propria pressione. L’ipotensione è un disturbo che non preoccupa tanto quanto la pressione alta perché, pur essendo una patologia invalidante, non comporta i rischi tipici dell’ipertensione.

Diagnosi di ipotensione

La diagnosi di ipotensione viene fatta in presenza di:

  • pressione sistolica massima al di sotto dei valori normali
  • sintomi associati;

Una volta diagnosticata è importante valutare il quadro clinico in modo da riuscire ad identificare eventuali caratteristiche che possano indirizzare il sospetto diagnostico. In base al quadro clinico il medico deciderà quali esami prescrivere, solitamente le opzioni sono:

  • analisi del sangue,
  • esami specifici relativi al sospetto diagnostico  come, ad esempio, test neurologici,
  • esami radiologici mirati,
  • elettrocardiogramma.

Pressione bassa: i valori di riferimento

I valori di pressione arteriosa considerati normali sono inferiori a 120 (pressione arteriosa sistoica o “massima”)/80 mmHg (pressione arteriosa diastolica, o “minima”).

Dovendo scegliere tra pressione alta o pressione bassa è sicuramente meglio, dal punto di vista della prevenzione cardiovascolare, l’ipotensione.

L’ipotensione, o pressione bassa, è comunque una condizione clinica e si caratterizza per:

  • pressione arteriosa sistolica (massima) con valori bassi. Ossia, indicativamente, uguali o inferiori a 90 mmHg;
  • valori di pressione arteriosa diastolica (minima) bassi. Indicativamente uguali o inferiori a 60 mmHg.

Quando la pressione sistolica scende sotto gli 80 mmHg siamo in presenza di ipotensione grave, con rischio collasso circolatorio. C’è da dire, tuttavia, che secondo molti autori la pressione sanguigna è considerata troppo bassa solo in presenza di sintomi evidenti.

E’ bene sapere che la pressione arteriosa non è mai costante nell’arco della giornata ma varia pur rimanendo all’interno del range di normalità. Ad esempio la pressione si alza fisiologicamente al mattino presto, si abbassa durante il sonno ed aumenta anche durante l’attività fisica, gli sforzi, le emozioni forti.

pressione bassa

La pressione bassa può interessare tutti i soggetti in ogni fascia di età. Ci sono però soggetti maggiormente predisposti come:

  • le donne ne soffrono più degli uomini,
  • anziani (ipotensione ortostatica e post-prandiale) ,
  • atleti, o comunque chi pratica attività sportiva di livello medio-alto,
  • pazienti che assumono determinati tipi di farmaci, come ad esempio antipertensivi, diuretici, beta-bloccanti, sedativi, alcuni tipi di antidepressivi (triciclici) e antidolorifici,
  • ragazzi giovani (ipotensione neuronale mediata)
  • donne in gravidanza, che presentano un’ipotensione fisiologica dovuta appunto alla gestazione,
  • soggetti affetti da patologie cardio-vascolari, del sistema nervoso centrale, di alcune patologie del metabolismo o di anemia,

Cause dell’ipotensione

Valori pressori bassi possono dipendere da:

  • patologie cardio-vascolari come:
    • infarto cardiaco acuto, a causa della deficienza della contrattilità del muscolo cardiaco che comporta una riduzione del volume di sangue sospinto in circolo.
    • alterazioni delle valvole cardiache: stenosi della valvola mitralica e la stenosi aortica, che si oppongono a un ottimale deflusso del sangue dal cuore,
    • pericarditi acute e croniche, ossia infiammazioni del pericardio (il foglietto di rivestimento del cuore) che comportano uno scarso riempimento di sangue del cuore, analogamente a quanto avviene in portatori di varici venose importanti,
  • shock: l’ipotensione è la caratteristica principale degli stati si shock, come ad esempio:
    • emorragia acuta post-traumatica che comporta un’importante perdita di sangue
    • shock anafilattico innescato da una severa reazione allergica.
    •  shock di tipo neurogeno per una eccessiva dilatazione dei vasi sanguigni;patologie endocrinologiche:
  • ipotensione ortostatica: è un disturbo molto frequente, caratterizzato da una brusca caduta dei valori pressori nel passaggio dalla posizione distesa alla posizione eretta dovuta a una carente regolazione da parte di alcuni fattori modulatori delle variazioni pressorie legate alla postura.
  • disturbi della tiroide, come l’ipotirodismo,
  • diabete,
  • alterazioni della funzionalità delle ghiandole surrenali acute e croniche (morso di Addison),
  • ipotensione post-prandiale (che si presenta dopo i pasti), a causa del fatto che una parte del volume di sangue circolante è concentrata a livello del sistema gastro-intestinale, per necessità digestive, per cui l’apporto ematico al resto dell’organismo è ridotto, causando una riduzione della pressione.
  • ipotensione neuronale, è una forma benigna che colpisce più frequentemente bambini e giovani adulti, associata spesso a una prolungata stazione eretta. E’ causata da un’alterazione dei meccanismi neuronali che intervengono nella regolazione della pressione arteriosa.

Pressione bassa: come si cura

L’ipotensione è inoltre un disturbo meno frequente dell’ipertensione e solitamente il trattamento risulta efficace nella maggior parte dei casi. E’ inoltre importante ricordare che in assenza di sintomi spesso non è necessaria alcuna terapia. Anche gli episodi di ipotensione sporadica, in assenza di altre patologie sottostanti in atto, generalmente si risolvono spontaneamente e non necessitando di alcuna terapia

Il trattamento dell’ipotensione dipende comunque dall’eventuale causa sottostante. Quando la comparsa di ipotensione è ascrivibile a una causa specifica, si mette in atto un trattamento volto a curare quest’ultima.

Consigli utili per la pressione bassa

Chi soffre o è predisposto all’ipotensione dovrebbe seguire questi semplici consigli:

  • Evitare bruschi cambiamenti di posizione, soprattutto nel passaggio da sdraiati alla posizione eretta
  • Prevenire la disidratazione bevendo a sufficienza e con regolarità
  • Evitare di accavallare le gambe quando ci si siede
  • In presenza d vene varicose aiutarsi con l’uso di calze contenitive
  • Informare sempre il medico dei farmaci che si stanno assumendo ed assicurarsi che non possano aggravare l’ipotensione
  • Adottare un’alimentazione corretta: consumare abbondanti quantità di frutta e verdura ricche in acqua e sali minerali. Evitare, invece, di consumare pasti eccessivamente abbondanti (soprattutto se si soffre di ipotensione post-prandiale). Quando consigliato dal medico, aumentare leggermente il consumo di sale.
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